

Il Brand è la combinazione di elementi (quali nome, slogan, logo, comunicazione, storia e reputazione) che funzionano come segno distintivo e identificativo di una impresa (e non solo).
La marca (o brand) racchiude in sé immagine, valori, significato, ecc. che lo differenziano dai competitor, determinando il rapporto con il pubblico di riferimento.
Una combinazione di uno o più di questi elementi può essere utilizzata per creare la Brand Identity (identità di marca).
La protezione legale data a un marchio è chiamata trademark (marchio registrato).
Il Brand è la combinazione di elementi (quali nome, slogan, logo, comunicazione, storia e reputazione) che funzionano come segno distintivo e identificativo di una impresa (e non solo).
La marca è un bene intangibile. Quando si parla di imprese, essa fa parte del capitale aziendale, è la ragione per cui un consumatore preferisce un bene (servizio o prodotto) a un altro a parità di qualità e attributi.
Si tratta, dunque, di un elemento determinante per il rapporto tra azienda e consumatore e, in questo senso, può conferire un alto valore a un prodotto/servizio, senza che questo abbia necessariamente a che fare con la funzionalità o qualità dello stesso.
Il Brand è, dal punto di vista del marketing, uno dei beni più preziosi di un’azienda. Rappresenta il volto dell’azienda, il logo, lo slogan o il marchio riconoscibile che il pubblico associa all’azienda. Le aziende sono strettamente associate al loro Brand, se non sinonimo di esso. Infatti, l’azienda viene spesso indicata con il suo Brand, e diventano un tutt’uno.
Quando un’azienda decide di scegliere un Brand come immagine pubblica, deve prima determinare la sua Brand Identity, o come vuole essere vista.
Ad esempio, il logo di un’azienda spesso incorpora il messaggio, lo slogan o il prodotto che l’azienda offre.
L’obiettivo è quello di rendere il Brand memorabile e attraente per il consumatore. L’azienda di solito consulta un’azienda di design o un team di design per proporre idee per gli aspetti visivi di un Brand, come il logo o il simbolo.
Un Brand di successo sceglie accuratamente il messaggio o la sensazione che l’azienda sta cercando di trasmettere e porta alla Brand Awareness, la consapevolezza o riconoscimento dell’esistenza del Brand e di ciò che offre. D’altra parte, un Brand inefficace è spesso il risultato di una cattiva comunicazione.
Una volta che un Brand ha creato un sentimento positivo tra il suo pubblico di riferimento, si dice che l’azienda abbia costruito la brand equity. Alcuni esempi di aziende con brand equity – marchi di prodotti molto riconoscibili – sono Microsoft, Coca-Cola, Ferrari, Apple, Google e Facebook.
Se creato bene, un Brand si traduce in un aumento delle vendite non solo per il prodotto specifico venduto, ma anche per altri prodotti venduti dalla stessa azienda.
Un Brand forte genera fiducia nel consumatore e, dopo aver fatto una buona esperienza con un prodotto, il consumatore è più propenso a provare un altro prodotto legato allo stesso Brand. Questo fenomeno è spesso definito come Brand Loyalty (fedeltà al marchio).
Il logo serve ad un’azienda per poter comunicare: in alcuni campi la comunicazione è davvero tutto. Tuttavia qualche volta è necessario dare una svolta agli strumenti comunicativi dell’azienda, incluso il logo dell’azienda in questione. Quando si parla di logo si fa riferimento ad un elemento fondamentale della c.d. brand identity.
Il logo è quindi qualcosa di immediatamente riconoscibile, di fondamentale all’interno di un procedimento creativo, ma può anche aver bisogno di essere cambiato. In questo caso si parla di rebranding. Il rebranding, come ci spiega Marco Sarracino di gutflg.com, esperto del restayling del logo aziendale, consiste in un procedimento di rinnovamento del brand di una azienda, ovvero dell’immagine coordinata aziendale. Si tratta di un procedimento creativo che spesso include anche il cambiamento del logo o del font del nome dell’azienda e del prodotto, quindi può essere più o meno approfondito a seconda delle esigenze aziendali.
Il rebranding quindi coinvolge spesso e volentieri il logo aziendale, in sostanza tutte quelle volte che un logo, così come è, non funziona. Cambiare logo dipende anche dal settore di mercato di riferimento, in alcuni settori il cambiamento è un fatto positivo, in altri invece ad essere positiva è la dinamicità. Tuttavia il cambiamento del logo deve essere sempre studiato molto bene soprattutto se coinvolge un’azienda molto grande o una banca. In settori che cambiano spesso, come quelli della moda o della musica o media, i cambiamenti dei loghi sono meglio accetti e meno complessi.
Insomma, prima di procedere ad ogni tipo di rebranding, è necessario chiedersi se sia davvero necessario e soprattutto quale sia il proprio mercato di riferimento.
Il logo è una componente fondamentale per la comunicazione aziendale, è l’insieme degli elementi grafici e dei simboli che rappresentano e identificano un’attività e, la sua funzione, è quella di distinguerla dai suoi concorrenti.
gioca un ruolo fondamentale, è la base da cui partire per creare una comunicazione di successo, definisce l’identità di un’azienda diventando riconoscibile e ricordabile, colpendo emotivamente le persone.
A volte alcune piccole realtà utilizzano un logo che non le identificano, magari non leggibile e non efficace, che non ne rappresenta l’identità.
Un logo funzionale invece deve essere in grado di comunicare i valori e gli ideali aziendali.
Non importa quanto sia grande la tua azienda o attività, oggi è di fondamentale importanza avere un’identità efficace e ben definita, che rispecchi e rappresenti completamente la tua realtà.
Per tutti questi motivi disegnare un logo è un processo più complesso che trovare una font e un simbolo carino nel web, necessita di uno studio attento e coerente con gli obiettivi prefissati, di un work flow efficace per arrivare ad una realizzazione finale coerente e funzionale.
Il redesign gioca un ruolo fondamentale per il rinnovamento dell’immagine aziendale. Si decide di fare il restyling del logo perché quest’ultimo non si adatta ai nuovi canali di comunicazione, è datato, oppure per esprimere una nuova filosofia dell’azienda.
Si analizzano nel dettaglio i punti deboli e i punti di forza, il settore in cui si sta lavorando, il target di riferimento, per riuscire a rappresentare coerentemente i propri valori e gli obiettivi.